Busta paga, aumento di stipendio di 280 euro per questi lavoratori: approvato il rinnovo del CCNL Industria Alimentare

Nelle scorse ore è stato ufficialmente approvato il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto Industria Alimentare. Per i lavoratori e per le lavoratrici un aumento di stipendio in busta paga, a regime, pari a 280 euro. Le novità.

Belle notizie in arrivo per i tanti dipendenti dell'industria alimentare. Nelle scorse ore, infatti, è stato approvato il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro. L'approvazione è arrivata a larghissima maggioranza, con il 99,6% dei votanti - lavoratori e lavoratrici del settore - che si espresso a favore.

L'approvazione del rinnovo, in vigore dal 2023 al 2027, arrivata dopo l'ipotesi di accordo sottoscritta lo scorso 1 marzo tra Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil e Ancit, Anicav, Assica, Assitol, Assobibe, Assobirra, Assolatte, Federvini, Mineracqua, Unaitalia, UnionFood nonché da Assalzoo, Assocarni e Italmopa assistite da Federprima. Grazie al nuovo contratto, per i lavoratori sono in arrivo importanti aumenti di stipendio in busta paga. È previsto, infatti, un incremento a regime di 280 euro, per un montante complessivo a parametro 137 che al termine dei 4 anni sarà pari a 10.236 euro.

Aumento di stipendio in busta paga e non solo: le novità previste dal rinnovo del CCNL

Aumenti di stipendio dopo il rinnovo del CCNL Industria Alimentare
Rinnovato il CCNL Industria Alimentare: scattano gli aumenti di stipendio in busta paga

L'aumento di stipendio in busta paga, per i lavoratori e per le lavoratrici, arriverà in più tranche. La prima parte dall'1 dicembre 2023, con un aumento di 75 euro. Già nei primi 14 mesi di applicazione del nuovo contratto i dipendenti vedranno un incremento di 170 euro. In caso di mancata contrattazione di secondo livello è previsto un ulteriore aumento pari a 15 euro mensili. E non è tutto. Viene infatti aumentata la dotazione del welfare contrattuale, con un aumento di 4 euro per il fondo integrativo sanitario. Aumenta anche il contributo a carico delle aziende per il fondo di previdenza complementare, mentre viene rafforzato il fondo a sostegno del congedo di maternità e paternità.

Oltre agli aumenti di stipendio in busta paga, il rinnovo del CCNL prevede anche altre novità. È prevista, da gennaio 2026, un riduzione dell'orario di lavoro di 4 ore per coloro che svolgono turni di 18 e 21 ore; a queste si aggiungeranno altre 4 ore l'anno successivo. Dall'1 gennaio 2027, inoltre, la riduzione di 4 ore varrà per tutti i lavoratori e le lavoratrici. È previsto l'impegno per la definizione di future intese per ulteriori riduzioni dell'orario di lavoro in caso di investimenti tecnologici in grado di impattare su produttività e occupazione. Sarà inoltre prestata maggiore attenzione a formazione, apprendistato e sicurezza.

LEGGI ANCHE: Pensione, l'annuncio ufficiale dell'INPS: i nuovi requisiti per uscire dal lavoro in anticipo

Lascia un commento