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Per risolvere il problema dell'accumulo di calcare nella lavatrice, che rischia di provocare danni anche gravi, è sufficiente fare 1-2 volte l'anno un ciclo di lavaggio di decalcificazione. Di cosa c'è bisogno.
L’accumulo di calcare nelle lavatrici è un problema comune che molte persone affrontano, ma spesso sottovalutano. Il calcare, una sostanza mineralizzata composta principalmente da carbonato di calcio, si forma quando l’acqua dura, ricca di minerali, viene riscaldata. Questo processo porta alla deposizione di residui che possono accumularsi nel tempo, compromettendo l'efficienza della macchina. Le conseguenze dell’accumulo di calcare vanno ben oltre un semplice malfunzionamento: possono influenzare la qualità del lavaggio, ridurre la durata della lavatrice e aumentare i consumi energetici.
Per affrontare questa problematica, è essenziale comprendere le cause del calcare, riconoscerne i segnali e adottare misure preventive efficaci. In questo articolo, esploreremo le cause dell’accumulo di calcare in lavatrice, le conseguenze che ne derivano e le migliori pratiche per prevenire e rimuovere il calcare, garantendo così una maggiore efficienza e durata della propria lavatrice.
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Le cause dell’accumulo di calcare in lavatrice
Il calcare si forma principalmente a causa dell'uso di acqua dura, che contiene elevate concentrazioni di minerali come calcio e magnesio. Quando l’acqua viene riscaldata durante il ciclo di lavaggio, i minerali si separano e si depositano all'interno della lavatrice, in particolare sulle resistenze, nei tubi e nei filtri. Inoltre, la scelta di detergenti non adeguati può contribuire all'accumulo di calcare, in quanto alcuni detergenti possono interagire con i minerali presenti nell'acqua, favorendo la formazione di depositi. Un altro fattore che può contribuire al problema è la scarsa manutenzione della lavatrice. Ignorare la pulizia periodica e non effettuare cicli di lavaggio a vuoto può aumentare il rischio di accumulo di calcare. Anche l’uso di temperature elevate durante il lavaggio, sebbene utile per alcuni capi, può accelerare il processo di formazione del calcare.
Le conseguenze dell’accumulo di calcare in lavatrice possono essere significative. Innanzitutto, l’efficienza del lavaggio può ridursi notevolmente, poiché i residui di calcare possono ostruire i tubi e le valvole, impedendo un corretto flusso d’acqua. Di conseguenza, i vestiti potrebbero non essere puliti come dovrebbero, e si potrebbero formare aloni e odori sgradevoli. Inoltre, l’accumulo di calcare può danneggiare le parti interne della lavatrice. Le resistenze, in particolare, possono surriscaldarsi e guastarsi più rapidamente, portando a costose riparazioni. L’aumento dell’usura delle parti meccaniche può anche ridurre la durata complessiva della lavatrice, costringendo gli utenti a sostituirla prematuramente. Infine, un accumulo di calcare può tradursi in un aumento dei consumi energetici. Una lavatrice che deve lavorare più duramente per superare l’ostruzione dei tubi e delle resistenze richiede più energia, aumentando le bollette.
Come risolvere il problema con un ciclo di lavaggio
Una soluzione a questo problema, però, c'è. L'ha svelata, in un video pubblicato nelle scorse ore, il creatore di contenuti LacasadiMattia. Nel filmato in questione, Mattia ha spiegato come fare un ciclo di lavaggio decalcificante. Sono semplicemente necessari 100 grammi di acido citrico (o una confezione di decalcificante per lavatrice/lavastoviglie). A questo punto si avvia un ciclo di pulizia vasca o ciclo cotone a 60 gradi e il gioco è fatto. Si tratta di un intervento (da fare almeno 1-2 volte l'anno) molto importante, soprattutto se non si fa uso di anticalcare e se si usa poco il detersivo in polvere: in questo modo si possono eliminare i residui di calcare anche dalla resistenza elettrica e dal circuito di ricircolo dell'acqua.