Dichiarazione dei redditi, detrazione ammessa con bonifico errato? Il nuovo chiarimento dell'Agenzia delle Entrate

Una contribuente ha chiesto all'Agenzia delle Entrate chiarimenti a proposito della possibilità di ottenere la detrazione nella dichiarazione dei redditi in caso di bonifico con causale errata. Nel caso in questione, riferimento a interventi di risparmio energetico al posto della ristrutturazione edilizia.

Anche se, per l'anno in corso, si è ormai chiuso da alcuni giorni il periodo utile per la presentazione della dichiarazione dei redditi (la scadenza era fissata per il giorno 30 settembre 2024), i rapporti tra il cittadino e il Fisco sono in realtà continui. È per questo motivo che, la stessa Agenzia delle Entrate, informa costantemente i cittadini sciogliendo eventuali dubbi e fornendo indicazioni preziose in diversi ambiti.

Nelle scorse settimane, tramite FiscoOggi e tutti gli altri mezzi di comunicazione a propria disposizione, l'Agenzia delle Entrata ha fornito supporto senza sosta ai contribuenti a proposito della compilazione del Modello 730. Per la prima volta, infatti, quest'anno è stata introdotta una versione semplificata oltre che precompilata. Proprio questa novità ha fatto riscontrare problematiche nelle prime settimane di utilizzo. La situazione si è poi andata normalizzando col trascorrere del tempo dopo una partenza non senza criticità.

Dichiarazione dei redditi, il chiarimento dell'Agenzia delle Entrate sull'errore nella causale del bonifico

Dichiarazione dei redditi, l'Agenzia delle Entrate ancora a disposizione dei contribuenti
I dubbi dei contribuenti e le risposte dell'Agenzia delle Entrate

Di recente, intanto, l'Agenzia delle Entrate ha fornito un nuovo chiarimento ad una contribuente a proposito di una possibile detrazione. Sofia, questo il nome della contribuente che ha posto la domanda, ha spiegato che nel bonifico effettuato per il pagamento di lavori di ristrutturazione edilizia ha erroneamente indicato la causale prevista per gli interventi finalizzati al risparmio energetico. La donna si è quindi chiesta se, a causa di questo errore, abbia perso il diritto a richiedere la detrazione.

In merito, l'Agenzia delle Entrate ha spiegato che il verificarsi di questa situazione non fa perdere il diritto a usufruire della detrazione prevista per i lavori di recupero del patrimonio edilizio. A patto, però, che siano rispettate tutte le altre condizioni. Quando, per errore materiale, nel bonifico si riporta il riferimento normativo sbagliato (ovvero riferimento normativo per la riqualificazione energetica al posto di quello per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio), l'agevolazione può comunque essere riconosciuta. Il contribuente, dunque, non dovrà effettuare ulteriori adempimenti per riparare all'errore commesso. Ciò è possibile solo se tutte le altre condizioni previste dalla legge sono state rispettate. Questo errore, insomma, non dovrebbe aver pregiudicato l'obbligo della banca di applicare, nei confronti del beneficiario del pagamento la ritenuta d'acconto che, dall'1 marzo dell'anno in corso, è pari all'11%.

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