Le lenticchie sono legumi ricchi di ferro, ma per assorbire meglio quest'ultimo, conviene aggiungere tre o quattro gocce di un succo facilmente reperibile: ecco la spiegazione della nota nutrizionista.
Il ferro è un minerale indispensabile per il corretto funzionamento del nostro organismo. La sua funzione principale è legata alla produzione di emoglobina, la proteina dei globuli rossi che permette il trasporto dell’ossigeno in tutto il corpo. Quando i livelli di ferro sono troppo bassi, si può sviluppare anemia, una condizione che si manifesta con sintomi come stanchezza persistente, debolezza fisica e difficoltà respiratorie. Ma il ferro non si limita solo a questo: è fondamentale anche per sostenere il sistema immunitario, favorire la produzione di alcuni ormoni e garantire la corretta crescita e lo sviluppo, specialmente nei bambini e nelle donne in gravidanza.
L’alimentazione gioca un ruolo centrale nel mantenere adeguati livelli di ferro. Tra le principali fonti alimentari, la carne rossa è particolarmente apprezzata per il suo contenuto di ferro eme, una forma facilmente assorbibile dall’organismo. Anche i frutti di mare, come ostriche, cozze e sardine, rappresentano ottime fonti di questo minerale. Chi predilige una dieta a base vegetale può contare su alimenti come verdure a foglia verde – spinaci, cavolo e bietole – e legumi. Tra questi ultimi, le lenticchie occupano un posto speciale: spesso definite la “carne dei poveri” per il loro apporto proteico e di ferro, 100 grammi di lenticchie secche cotte forniscono circa 3 mg di ferro, mentre le varietà verdi arrivano fino a 7,5 mg per 100 grammi di prodotto secco.
Lenticchie: ecco il modo per assorbire meglio il ferro
Per assorbire meglio il ferro contenuto nelle lenticchie, conviene aggiungere qualche goccia di succo di limone, spremuto direttamente sulle lenticchie. Lo ha rivelato una nota esperta, la nutrizionista Claudia Sgrigno. In particolare, la dottoressa Sgrigno ha spiegato che una fonte di vitamina C migliora significativamente l'assorbimento del ferro non eme, che è una forma di ferro contenuta nei vegetali. Il nostro organismo, infatti, assimila meno facilmente il ferro non eme, rispetto al ferro eme, contenuto nelle fonti animali. L'esperta aggiunge, altresì, che è necessario aggiungere il succo di limone a fine cottura o direttamente nel piatto, dato che la vitamina C, a contatto con il calore, tende a degradarsi.
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In generale, dunque, per ottimizzare l’assorbimento del ferro, è utile abbinare alimenti che lo contengono con cibi ricchi di vitamina C, come agrumi, ma anche kiwi o peperoni. Questa combinazione favorisce la disponibilità del minerale, in particolare per chi segue una dieta vegetariana o vegana, dato che il ferro disponibile nei vegetali, viene assorbito con minore efficienza rispetto a quello di origine animale. Prestare attenzione a queste semplici strategie alimentari può fare la differenza per mantenere un buon equilibrio nutrizionale e prevenire carenze.
